Assicurata la rappresentanza della Comunità Nazionale Italiana nelle autonomie locali e regionali in Croazia.

Assicurata la rappresentanza della Comunità Nazionale Italiana nelle autonomie locali e regionali in Croazia.
Nel mio ruolo di Presidente dell’Unione Italiana, assieme a Marin Corva, Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, in piena sinergia e collaborazione con il deputato della Comunità Nazionale Italiana al Sabor, On. Furio Radin, abbiamo intrapreso i necessari passi (dalla partecipazione per tempo al dibattito pubblico sul Disegno di Legge di modifica della normativa sulle autonomie locali e regionali in Croazia) presso il Governo croato e dialogando con il Ministro della Giustizia e dell’Amministrazione, Dr. Ivan Malenica, nell’intento di mantenere il ruolo di rappresentanza della Comunità Nazionale Italiana (CNI) nelle autonomie locali e regionali.
Nella riforma legislativa si mantengono i Vicepresidenti di Regioni e i Vicesindaci eletti dagli appartenenti alle Comunità Nazionali in Croazia. Si tratta di un’importante eccezione che tiene conto della necessità di rappresentanza delle Comunità Nazionali stesse presso gli organi d’autogoverno locali e regionali.
Per quanto riguarda la CNI le autonomie locali e regionali che, ai sensi delle normative legislative e statutarie vigenti, prevedono l’elezione diretta del Vicepresidente di Regione o del Vicesindaco italiano sono la Regione Istriana, le Città di Umago, Buie, Parenzo e Dignano e i Comuni di Verteneglio e Valle.
Nelle Città di Novigrad-Cittanova, Pula-Pola, Rovinj-Rovigno e nei Comuni di Grožnjan – Grisignana, Oprtalj – Portole, Tar – Vabriga (Torre – Abrega), Vižinada – Visinada e Vrsar – Orsera, sono parimenti eletti i Vicesindaci appartenenti alla CNI anche se non è esplicitamente definito che a eleggerli sono esclusivamente gli appartenenti alla nostra Comunità. Per questo motivo ci siamo rivolti ai Sindaci delle citate Municipalità e alle relative Comunità degli Italiani affinché siano opportunamente modificati gli Statuti municipali al fine di evitare possibili errate interpretazioni giuridiche.
I Comuni di Fažana – Fasana, Funtana (Fontane), Kaštelir – Labinci – Castellier – Santa Domenica, Ližnjan – Lisignano, Motovun – Montona e Višnjan – Visignano, invece non prevedono l’elezione dei Vicesindaci italiani, circostanza questa a cui andrà posto rimedio.
In sostanza, abbiamo mantenuto i Vicesindaci nelle Città e Comuni dove li avevamo fino ad ora. Saranno inoltre parte dell’Esecutivo e potranno sostituire a tutti gli effetti i Sindaci in caso di loro impedimento o assenza, anche se eletti esclusivamente dai connazionali (https://narodne-novine.nn.hr/clanci/sluzbeni/2020_12_144_2762.html). In questo modo abbiamo assicurato il mantenimento del livello dei diritti acquisiti dalla CNI anche in attuazione dell’articolo 3 del Trattato italo – croato sulle Minoranze del 1996 (ossia quello che prevede l’estensione dei diritti pervisti per l’ex Zona B a tutto il nostro territorio d’insediamento autoctono).
Ringrazio l’On. Furio Radin, Vicepresidente del Sabor e deputato della CNI, per l’eccellente risultato ottenuto.