Il dialetto a Capodistria, Isola e Pirano
Sala affollata in ogni ordine di posti lunedì 25 gennaio 2016 per la presentazione del libro di Suzana Todorović, “Narečje v Kopru, Izoli in Piranu” (Il dialetto a Capodistria, Isola e Pirano), edito dalla Casa editrice Libris di Capodistria, a Palazzo Pretorio a Capodistria.
La serata, impreziosita da alcune chicche musicali in Istroveneto del cantautore isolano Enzo Hrovatin, è iniziata con alcuni interventi iniziali di Dario Marušič, Rettore dell’Università del Litorale di Capodistria, di Mario Steffè, Presidente della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria, di Kristjan Knez, Direttore del Centro Culturale “Carlo Combi” di Capodistria e di Martina Ozbot Currie. La serata è stata condotta da Ingrid Celestina.
Suzana Todorović, Direttrice dell’Ente consultorio studentesco, è studiosa del dialetto Istroveneto, Istrosloveno ed esperta di etimologia romanza.
Nel mio intervento di saluto ho sottolineato l’importanza della cura della propria storia: la nostra affonda le sue radici profondamente nei secoli. La storia va studiata e diffusa; con un approccio scientifico deve essere divulgata in tutte le scuole e università sia in Slovenia, sia in Croazia. Per questo motivo, ad esempio, siamo particolarmente fieri del volume di Nives Zudich Antonič sulla storia della letteratura a Capodistria, Isola e Pirano dal ‘200 in poi, nelle versioni italiana e slovena. Il libro della Todorović è ben strutturato e costruito su solide basi scientifiche: parte da un inquadramento storico, prosegue con una presentazione della nostra Comunità Nazionale, dei dialetti istroveneti di Capodistria, Isola e Pirano, prosegue con il dizionario dei termini e si conclude con alcuni importanti principi di grammatica dell’IstroVeneto. Come Unione Italiana abbiamo programmato la sua traduzione in italiano e la sua stampa. Il volume dimostra inequivocabilmente che nelle tre cittadine costiere dell’Istria nord-occidentale l’unico dialetto che si sia mai parlato e che si continua a parlare tuttora è quello Istroveneto.
L’Unione Italiana per prima ha avviato la procedura di catalogazione del patrimonio culturale materiale mobile e immobile e del patrimonio immateriale della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia. Si tratta di un processo che ci impegnerà per i prossimi anni. In questo contesto rientra il patrimonio linguistico, l’IstroVeneto, di cui stiamo avviando la procedura di tutela, con l’aiuto di eminenti studiosi del settore.
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