Il mio impegno di parlamentare per la pace
La settimana che si sta concludendo è stata contrassegnata da due importanti avvenimenti: la tappa capodistriana della promozione della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e la presentazione a Trieste del lavoro fino ad ora svolto in Austria, tra esponenti della Minoranza slovena e della maggioranza austriaca sulla riconciliazione in relazione ai drammatici avvenimenti che hanno contrapposto i due popoli nello scorso Secolo.
A Capodistria, venerdì 25 maggio 2018, abbiamo avuto il piacere e l’onore di ospitare il Portavoce generale della 2ª Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, lo spagnolo Rafael De La Rubia, e la Presidente di WILPF Italia (Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà) Giovanna Pagani, che hanno presentato come nasce e come si svolgerà la Marcia. Sin dal suo solo inizio ha dovuto superare enormi difficoltà che però non hanno fatto desistere gli organizzatori dai loro giusti intendimenti. Da parte mia, per quanto potrò, cercherò indubbiamente di fare in modo che la Marcia possa toccare anche Capodistria e le nostre splendide terre e che il messaggio e lo scopo che si prefigge possano essere raggiunti nella misura più ampia possibile. La Marcia partirà da Madrid il 2 ottobre 2019 e terminerà sempre a Madrid l’8 marzo 2020.
Mercoledì, 23 maggio 2018, si è tenuta a Trieste, presso il Centro triestino del libro-Tržaško knjižno središče TS 360, la conferenza stampa di presentazione delle iniziative tese a promuovere l’Alpe Adria quale Regione di Pace e la presentazione del volumetto “Building the peace region Alps-Adriatic”. Sono intervenuti: Rudi Pavšič, Presidente SKGZ-Unione Culturale Economica Slovena, Josef Feldner, Presidente del Heimatdienst di Klagenfurt e cofondatore PRAA, Marjan Sturm Presidente dell’Unione delle organizzazioni slovene-ZSO di Klagenfurt e cofondatore PRAA, Jan Brousek, Coordinatore del progetto e Danijel Grafenauer, membro del Club degli sloveni della Carinzia-Klub koroških Slovencev, oltre al sottoscritto.
L’iniziativa è nata una decina di anni orsono in Carinzia, ad opera della ZSO (Zveza Slovenskih Organizacij – Unione delle organizzazioni slovene) e del Heimatdienst di Klagenfurt (principale organizzazione nazionale tedesca).
Nel mio intervento alla conferenza stampa ho sottolineato alcune questioni.
Non è più il tempo delle contrapposizioni. Non è più il tempo dell’odio. È il tempo di riconoscere con umiltà, i torti fatti e quelli subiti. Riconoscere i disastri e i crimini compiuti dalle terribili ideologie che hanno sconvolto il nostro Continente nel trascorso Secolo. È il tempo di costruire la Pace, riconoscere la verità, lavorare per la comprensioni e la collaborazione tra i Popoli, agire per costruire un futuro migliore per tutti noi, per le nostre figlie e i nostri figli! In questa straordinaria iniziativa, che nasce dalla volontà di dialogo tra componenti minoritarie e maggioritarie storicamente contrapposte della società austriaca, è necessario coinvolgere la società civile dell’area e degli Stati che formano l’Alpe-Adria, il mondo degli Esuli, la Comunità croata in Italia, Enti e Istituzioni culturali, intellettuali, mass-media, forze politiche, amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Sono tematiche di fondamentale importanza che vanno portate all’attenzione dei Governi, dei Parlamenti e delle Presidenze delle rispettive Repubbliche per arrivare a gesti simbolici e ad atti concreti di riconciliazione e di pace.
Nella mia veste di parlamentare, di ambedue le iniziative, me ne farò certamente interprete in tutte le sedi.