Il saluto degli Italiani di Slovenia e Croazia al 27° Congresso regionale della SKGZ
Sabato 9 marzo 2019 ho partecipato al XXVII Congresso regionale della SKGZ, che si è tenuto a Trieste al Teatro sloveno.
È un onore essere stato invitato a portare il saluto dell’Unione Italiana e della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia al Congresso della SKGZ, una delle due Organizzazioni rappresentative della Comunità Nazionale Slovena in Friuli Venezia Giulia.
Ê stato un Congresso di svolta: Rudi Pavšič dopo essere stato al vertice della SKGZ per 22 anni, ha passato la mano. Il Congresso ha così scelto Ksenija Dobrila quale nuova Presidente dell’Organizzazione.
Sono stati numerosi gli ospiti e le autorità intervenute che, nell’ordine, hanno portato il saluto istituzionale:
- Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste,
- Peter Jožef Česnik, Ministro per gli Sloveni nel mondo,
- Valerio Valenti, Prefetto di Trieste,
- Boštjan Žeks, Consigliere del Presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor,
- Pierpaolo Roberti, Assessore della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,
- Milan Kučan, Presidente emerito della Slovenia,
- Isabella Demonte, eurodeputato,
- Bogdan Benko, Ambasciatore della Slovenia a Roma,
- Tatjana Rojc, Senatrice della Comunità Nazionale Slovena,
- Matjaž Nemec, Presidente del Comitato per la politica estera della Camera di Stato della Repubblica di Slovenia,
- Vojko Volk, Console Generale di Slovenia a Trieste,
- Marjan Šturm, già Presidente della Federazione delle Organizzazioni slovene in Carinzia (ZSO),
- Jože Hirnök, Presidente della Federazione delle organizzazioni slovene in Ungheria,
- Valentin Inzko, Presidente del Consiglio Nazionale degli sloveni della Carinzia e
- Walter Bandelj, Presidente della Confederazione delle Organizzazioni slovene (SSO) in Italia.
Rudi Pavšič ha riassunto il suo operato in questi 22 anni, ha parlato dello stato di salute attuale della Comunità Slovena, delle richieste che la Comunità avanza a Roma, a Lubiana e a Trieste e ha tracciato alcune linee guida per il futuro dell’Organizzazione e della Comunità stessa. Ha fatto leva sul giusto sentimento di orgoglio degli Sloveni in Italia, sulla necessità di curare al massimo la lingua, sulla necessità del rispetto reciproco e del dialogo con tutti, ha invitato i suoi connazionali ad essere ottimisti, ha infine evidenziato come la prospettiva futura della CNS non può essere che quella unitaria che riunisca tutta la Comunità in un’unica organizzazione rappresentativa.
Al termine del suo intervento la platea gli ha dedicato un lungo, caloroso applauso e una meritatissima standing ovation!
Pubblico in allegato il testo, in italiano e sloveno, del mio intervento che ho svolto in maniera bilingue.
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