L’Unitarietà per #NoiCNI è un valore. L’unitarietà per altri è invece voler sedere al tavolo per la spartizione dei soldi.
L’Unione Italiana è l’Organizzazione che rappresenta unitariamente la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e in Slovenia.
Il Trattato italo-croato sulle Minoranze del 5/11/1996 e il Memorandum trilaterale italo-sloveno-croato del 15/01/1991 (che la Slovenia si impegnò a rispettarlo nonostante non lo avesse firmato, e o rispetta) stabiliscono chiaramente che l’UI è l’Organizzazione unica e unitaria rappresentativa dell’intera CNI.
L’UI svolge più che efficacemente il ruolo di rappresentanza unitaria di tutta la CNI verso l’Italia, come è stato dimostrato in trent’anni di onorata e proficua attività.
Il ruolo dell’UI è riconosciuto internazionalmente, è rispettato dagli Stati di Slovenia, Italia e Croazia, dal territorio, dalle Istituzioni, dalla società civile. È un’Organizzazione che gode di immenso prestigio, che altri ci invidiano.
Basti pensare alla solenne celebrazione del trentesimo anniversario dell’UI, tenutasi a Fiume il 16 luglio 2022, al Teatro Ivan Zajc, sotto l’Alto Patronato del Presidenze della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, alla presenza del Presidente del Governo croato, Andrej Plenković, dell’Ambasciatore d’Italia in Croazia, Pierfrancesco Sacco, del rappresentante del Governo sloveno, Stane Baluh e di altri importantissimi ospiti: tutti hanno riconosciuto il fondamentale ruolo dell’UI.
E poi gli incontri con i Presidenti della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e sloveno, Borut Pahor, a Trieste, il 13 luglio 2020 e a Nova Gorica, il 21 ottobre 2021, a cui ha partecipato l’Unione Italiana intervenendo, a nome dell’intera nostra Comunità Nazionale, in entrambe le occasioni.
Sono iniziate due anni fa, invece, i tentativi di diffamare l’UI a Roma, con missive, lettere, visite, incontri, telefonate e via dicendo.
Ricordiamo che il Presidente della CAN Costiera (l’uomo della squadra dell’attuale deputato italiano al Parlamento sloveno e candidato a Presidente dell’UI) scrisse all’allora Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ivan Scalfarotto, in data 24/11/2020 (in allegato), gettando discredito sull’UI e richiedendo che la CANC entri a pieno titolo a far parte del Comitato di Coordinamento per le attività in favore della Minoranza Italiana in Slovenia e Croazia, svelando che il vero obiettivo della revisione del principio di unitarietà è quello di mettere le mani sui fondi dall’Italia, partecipare alla loro suddivisione, svuotando di centralità decisionale l’Assemblea dell’UI, indebolendo la CNI, consegnandone le sorti del suo destino a soggetti terzi esterni alla CNI.
L’UI rispose, scrivendo al Sottosegretario al MAECI, Ivan Scalfarotto, in data 14 dicembre 2020 (in allegato) smentendo le falsità e confermando comunque la volontà della stessa UI di collaborare con la CAN Costiera.
Come se non bastasse, il Presidente della CAN Costiera convocò una riunione per corrispondenza del Consiglio della CAN Costiera, tra il 4 e il 6 maggio 2021, per farsi approvare una nuova, analoga lettera, con le stesse richieste, da inviare al Sottosegretario al MAECI, Benedetto della Vedova, lettera che il Consiglio non approvò.
L’UI scrisse due volte alla CAN Costiera, il 14/01/2021 e il 7/05/2021 richiedendo un incontro chiarificatore, sollecitò ripetutamente la riunione, ma ricevette solamente una generica risposta a cui non venne dato seguito.