Per la tutela e la promozione dell’identità storica, culturale, etnica e linguistica del territorio d’insediamento della Comunità Nazionale Italiana.
Per la tutela del territorio.
La protezione e il rafforzamento del patrimonio culturale delle minoranze riveste un ruolo cruciale ai fini della coesione sociale; pertanto qualsiasi politica sul patrimonio culturale deve essere inclusiva, partecipativa e deve prevedere la consultazione e il dialogo con le comunità minoritarie interessate. Predisposizione di adeguati strumenti e norme legislative ed amministrative tese a preservare, tutelare e promuovere l’identità storica, culturale, etnica e linguistica del territorio d’insediamento della CNI, che tengano conto dell’inviolabilità e del rispetto dei dati onomastici originali, della definizione e della preservazione della toponomastica e dell’odonomastica considerata quale risultante della stratificazione dei fatti storici, culturali, sociali e nazionali del territorio, della peculiarità ed unicità del patrimonio architettonico, monumentale ed artistico in genere che va conservato e tutelato, dell’irrinunciabilità al mantenimento della dimensione plurilinguistica, pluriculturale e plurinazionale dell’ambiente. Tali disposizioni dovranno rivolgere particolare attenzione alla pianificazione urbanistica, economica e demografica del territorio, dell’uso delle risorse e delle potenzialità che esso offre e rappresenta, nonché della pianificazione e programmazione territoriale.
È ormai urgente reintrodurre e ripristinare la toponomastica e gli odonimi originari delle nostre città, ripristinando anche i nomi dei Santi delle località (Santa Lucia, San Bernardino, San Canziano, …) in un rapporto dialogico con le varie realtà sociali del territorio. Predisposizione di un’Intesa bilaterale Slovenia-Italia, sulla tutela delle tombe, dei monumenti funerari e delle testimonianze cimiteriali italiane in Slovenia che assicurino la loro tutela e cura, nonché il recupero e la conservazione da parte delle autorità locali. Analogamente a quanto fatto ad Isola e a Pirano, sarà necessario tutelare le sepolture del cimitero di San Canziano a Capodistria elevandolo a cimitero monumentale protetto.