Quanti nomi ha l’Istria? Uno solo, ovvio: Istria, Istra. La nostra casa comune. La nostra patria

Quanti nomi ha l’Istria? Uno solo, ovvio: Istria, Istra. La nostra casa comune. La nostra patria.
La foto riproduce “La carta della Carniola e dell’Istria, con la firma di J. V. Valvasor, annessa alla “Carniolia antiqva et nova” dello Schönleben (1681)” La cartina è stata eseguita sotto la guida dello storico sloveno J. V. Valvasor (1641-1693). Luciano Lago e Claudio Rossit, “Descriptio Histriae. La penisola istriana in alcuni momenti significativi della sua tradizione cartografica sino a tutto il Secolo XVIII. Per una corologia storica”, Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume – Università Popolare di Triste, Collana degli Atti del Centro di Ricerche Storiche – Rovigno, N° 5, Edizioni LINT Trieste, 1981, p. 354.
Da più di qualche anno è in corso, in Slovenia, il dibattito sulla regionalizzazione del Paese che dovrebbe portare alla conseguente costituzione delle Province.
L’ultimo dibattito, in ordine cronologico, è stato avviato nel 2019 dal Presidente della Repubblica, Borut Pahor, dal Presidente del Consiglio di Stato, Alojz Kovšca, dal Presidente della Comunità dei Comuni della Slovenia, Aleksander Jevšek, dal Presidente dell’Associazione dei Comuni della Slovenia, Robert Smrdelj e dal Presidente dell’Associazione dei Comuni Città della Slovenia, Gregor Macedoni.
Il 12 agosto del 2019, sul sito www.pokrajine.si è stato pubblicato il DL “Legge istitutiva delle province” (Zakon o ustanovitvi pokrajin /ZUPok/ 12.8.2019D) e il DL “Legge sulle province” (Zakon o pokrajinah /ZPok/ (s spremembami in dopolnitvami) 12.8.2019).
Sul sito creato ad hoc dall’Istituto per l’Autonomia Locale di Maribor, il 16 agosto 2019 è stato aperto (https://www.pokrajine.si/events/poziv-obcinam-in-zainteresirani-javnosti-za-pripravo-pripomb-in-dopolnitev-k-osnutku-zakona-o-pokrajinah-zpok/) il pubblico dibattito a cui tutti potevano partecipare inviando, entro il 30 ottobre 2019, opinioni, suggerimenti, commenti e proposte (e-demokracija.pokrajine.si).
Nel mio ruolo di Presidente dell’Unione Italiana ho inviato le mie considerazioni partecipando al pubblico dibattito, dandone notizia attraverso i media (in Allegato).
In sostanza ritengo che in questo processo sia necessario rispettare la peculiarità del nostro territorio d’insediamento storico, recependo i dettami dello Statuto Speciale annesso al Memorandum di Londra del 1954. La nuova entità dovrà quindi essere un Provincia autonoma a Statuto speciale comprendente le municipalità di Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano, in cui sia valorizzata la presenza e il ruolo della Comunità Nazionale Italiana e in cui si affermino i valori della convivenza, della multiculturalità, del dialogo interculturale e del bilinguismo. Dovranno essere assicurati i diritti che ci sono riconosciuti dalla carta costituzionale, dalle leggi, dalle normative e dai Trattati internazionali che la Slovenia ha ereditato.
Su questo punto – mi riferisco alla costituzione di una Provincia autonoma a Statuto speciale – sembra esserci un’ampia convergenza. Nel periodo intercorrente tra maggio e luglio 2021, i Comuni di Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano si sono detti favorevoli relativamente alla costituzione della Provincia autonoma dell’Istria a Statuto speciale, come pure alla sua denominazione quale “Istra-Istria”, salvo ricredersi, pochi mesi dopo, per sposare la tesi propugnata dallo “Studio sulla denominazione della zona dei quattro comuni costieri sloveni – elaborat o poimenovanju območja štirih slovenskih obmorskih občin”, del 12/02/2021 (in Allegato), realizzato dalla prof. dr. Vesna Mikolič, Capo Dipartimento dell’Istituto per le ricerche linguistiche CRS di Capodistria – Inštitut za jezikoslovne študije ZRS Koper – studio accuratamente solo in sloveno – che propone la denominazione “Slovenska Istra / Istria slovena (abbreviato: Istra/Istria)”. Detta denominazione, accolta fino ad ora dai Consigli municipali di Ancarano, Capodistria ed Isola – al momento della stesura del presente articolo, Pirano non si è ancora espressa – sarà trasmessa alla Commissione per la standardizzazione e alla Commissione ortografica dell’Accademia Slovena delle Arti e delle Scienze – Slovenska akademija znanosti in umetnosti (SAZU) affinché la iscriva quale nome proprio ufficiale dell’area delle municipalità di Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano.
Personalmente e istituzionalmente sono tra coloro che ritengono, invece, che la denominazione appropriata della futura Provincia debba essere “Istra – Istria”. Una proposta condivisa da molti istriani, a prescindere dalla loro appartenenza nazionale, linguistica e culturale, e sostenuta, fino ad ora, da due sole Istituzioni della Comunità Nazionale Italiana: l’Unione Italiana e la CAN di Isola. I nostri rappresentanti politici a livello parlamentare e municipale, le nostre organizzazioni politiche, i nostri storici e istituti culturali o di ricerca in Slovenia, si sono adeguati alla proposta del ZRS, o hanno scelto di tacere!
Il 25 gennaio 2022 si è tenuta la XVI Sessione ordinaria della Commissione per le questioni attinenti alla nazionalità italiana del Comune Città di Capodistria, presieduta dal Vicesindaco Italiano di Capodistria, Mario Steffè, Presidente della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria e Coordinatore culturale della CAN di Capodistria. Quale membro della citata Commissione, assieme alla Consigliera comunale, Ondina Gregorich Diabatè, abbiamo analizzato lo Studio del ZRS-CRS di Capodistria e abbiamo avanzato una proposta di compromesso relativa alla denominazione della futura Provincia, ossia: “Slovenska Istra / Istria; (abbreviato: Istra/Istria)”.
Purtroppo la Commissione per le questioni attinenti alla nazionalità italiana del Comune Città di Capodistria l’ha bocciata.
Il 27 gennaio 2022 il Consiglio comunale di Capodistria ha approvato la denominazione di “Slovenska Istra-Istria slovena”, con l’unico voto contrario di Ondina Gregorich Diabatè.