VI riunione del Comitato di Programma per i programmi per la Comunità Nazionale Italiana della RTV di Slovenia, 24/10/2015.

La discussione si è concentrata non tanto sulla relazione sull’attuazione del Piano 2015 o sulla Bozza del Piano per il 2016, quanto su due questioni fondamentali: la permanenza dei Programmi Italiani di Radio e TV Capodistria sul satellite Hotbird 13 gradi Est e l’impoverimento dei programmi, la riduzione dell’organico e del livello qualitativo a seguito dei tagli finanziari degli ultimi anni. Quest’ultimo punto, che meriterebbe indubbiamente un serrato approfondimento, è stato richiamato con forza e con dovizia di argomenti da Ornella Rossetto, rappresentante dei dipendenti nel Comitato, e coinvolge ambedue i programmi, radiofonici e televisivi.
Tenuto conto che il finanziamento per il satellite, assicurato dall’Unione Italiana grazie ai fondi che lo Stato italiano destina annualmente per la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia, termina il 31 ottobre 2015, se non interverranno fatti rilevanti, con il 1 novembre 2015 TV Capodistria non sarà più visibile sul satellite Hotbird 13 gradi Est. Mancando il finanziamento, non è nemmeno certo se sarà visibile sul satellite Eutelsat 16 gradi Est dove, dal 1 ottobre 2013, sono migrati gli altri programmi televisivi della RTV di Slovenia.
Da una verifica effettuata dalla dirigenza dei Programmi Italiani di RTV Capodistria, è emersa la non percorribilità della strada della collaborazione con TV Nova di Pola per la trasmissione dei Programmi italiani di TV Capodistria in Croazia nella 5⁰ regione digitale terrestre D5 della Croazia, che comprende l’Istria, il Quarnero e la Dalmazia settentrionale. Il relativo stanziamento sui fondi della legge 73/01, pertanto, andrà ridestinato in modo tale da soddisfare alle esigenze primarie della RTV della CNI per quanto attiene la sua visibilità sul nostro territorio d’insediamento storico e in Italia. I finanziamenti italiani, sommati a quelli assicurati dalla Slovenia per i prossimi due anni (2016 e 2017), potranno quindi consentire la permanenza di RTV Capodistria, Programmi Italiani, su Hotbird 13 gradi Est.
Tutto ciò merita due considerazioni.
La prima: vanno ripristinate le condizioni indispensabili per il mantenimento dell’ampiezza del programma delle nostre due Emittenti e mi riferisco principalmente alla produzione propria. Questo obiettivo deve riguardare sia la quantità delle ore di produzione propria, sia la qualità dei programmi. Per ottenerlo servono risorse, sia in termini di quadri qualificati, sia in termini finanziari, oltreché l’impegno massimo di tutti i dipendenti dell’Ente. Questa responsabilità è principalmente iscritta in capo alla RTV di Slovenia, al Governo e al Parlamento sloveno che devono attuare i diritti giuridico-costituzionali assicurati alla nostra Comunità. All’Italia il compito di vigilare.
La seconda: vanno ripristinati i finanziamenti per la permanenza dei Programmi Italiani sull’attuale satellite, non essendoci al momento alternative percorribili. Non possiamo dimenticare, oltretutto, che siamo stati proprio noi a convincere la nostra Nazione Madre sulla necessità di stanziare i mezzi per il satellite nel 2006, nonostante la dirigenza della RTV di Slovenia di allora fosse contraria a questa possibilità. Allora fu la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che dispose un primo iniziale stanziamento, grazie alla sensibilità dimostrata dagli Assessori Roberto Antonaz e Franco Iacop nei confronti delle nostra richiesta. RTV di Slovenia, Italia e Slovenia se ne devono far carico.
Le Istituzioni della CNI, in piena sinergia e nell’adempimento dei rispettivi ruoli istituzioni, devono operare congiuntamente anche per questi obiettivi. Ne va della nostra sopravvivenza, della nostra capacità come Comunità di produrre quotidianamente cultura, lingua e identità e di non essere semplice spettatori della ben più grande cultura italiana prodotta all’interno dei confini nazionali dell’Italia.
Pubblico l’articolo della Voce del Popolo del 24/10/2015: https://reader.editdigital.hr/