L’Italia tutelerà la nostra specificità nelle nuove norme sulla cittadinanza italiana.

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L’Italia tutelerà la nostra specificità nelle nuove norme sulla cittadinanza italiana.

Ogniqualvolta il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Vicepresidente del Consiglio dei ministri, On. Antonio Tajani, giunge in Croazia, ossia a Zagabria, trova sempre il tempo per incontrare i rappresentati della Comunità Nazionale Italiana: l’Unione Italiana e il Deputato italiano e Vicepresidente del Sabor croato, On. Furio Radin. È un grandissimo segno di sensibilità e di sostegno politico alla nostra Comunità.

Nel suo intervento d’apertura e di inaugurazione del Business Forum Croazia-Italia, il Ministro Tajani dopo aver sottolineato la grande amicizia tra i due Paesi e gli ottimi rapporti commerciali bilaterali, ha evidenziato il ruolo di ponte, cioè di fattore di coesione della Minoranza croata in Italia e della nostra Comunità Nazionale in Croazia.

Al termine della sessione plenaria, l’On. Furio Radin, il Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva ed io, nella veste di Presidente dell’Unione Italiana, abbiamo avuto modo di salutare il Ministro Tajani e interloquire su alcuni punti fondamentali:

abbiamo ringraziato il Ministro Tajani e il Governo italiano per avere inserito nella finanziaria per il 2025, per il triennio 2025-27 e nelle previsioni di spesa per i successivi 10 anni, il rifinanziamento dei mezzi finanziari per la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia e per gli esuli in Italia. Dopo tanti anni, si è trattato di un gesto di enorme attenzione e cura nei nostri riguardi.
L’attivazione del Tavolo Tecnico tra Croazia e Italia in merito all’attuazione del Trattato italo-croato sulle Minoranze del 1996.
La necessità che le nuove norme di modifica della legge sulla cittadinanza italiana, varate con Decreto Legge dal Governo e attualmente all’esame del Parlamento per la loro conversione in legge, non intacchino la lex specialis sulla cittadinanza che ci riguarda. Nelle settimane scorse abbiamo inviato un’articolata lettera al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale proprio su questo argomento proponendo anche un possibile emendamento quale correttivo alla nuova legge sulla cittadinanza. Per noi il riacquisto della cittadinanza italiana non ha affatto un senso speculativo o di convenienza, essendo già cittadini europei, ma ha invece un forte carattere affettivo, un forte legame identitario: rappresenta un atto d’amore dell’Italia nei riguardi della sua unica Minoranza autoctona al di fuori dei confini nazionali che assicura, con la sua permanenza, lo status di lingua ufficiale dell’italiano nei Paesi contermini di Croazia e Slovenia.

Le nostre considerazioni sono state positivamente accolte e comprese dal Ministro Tajani che ha confermato l’impegno del Ministero a ritrovare gli adeguati correttivi affinché nel processo di modifica della legge sulla cittadinanza italiana venga mantenuta la nostra specificità.

Ci ha infine invitati al grande evento che si terrà a Roma verso la fine del 2025, sull’italofonia.